Itinerario di 6 giorni a Lanzarote
Giorno 1: Playa Papagayo - Saline di Janubio - Los Hervideros - Charco de los Clicos - La Geria
Giorno 2: Caldera Blanca - Parco Nazionale di Timanfaya - La Santa
Giorno 3: Las Grietas - Fundacion Cesar Manrique - LagOmar - Rofera de Teseguite - Jardin de Cactus
Giorno 4: La Graciosa - Lanzaloe
Giorno 5: Cueva de Los Verdes - Jameos Del Agua - Mirador del Rio
Giorno 6: Spiaggia La Famara - Vulcano la Corona - Puerto del Carmen
A differenza dagli altri viaggi, stavolta ho optato per un unico alloggio per tutte e cinque le notti a Lanzarote. Il motivo principale? Qui il tempo in inverno è abbastanza variabile, e così ho potuto organizzare le giornate in base al meteo.
L'alloggio, collocato proprio nel cuore dell'isola, mi ha permesso di spostarmi facilmente ovunque. Anche se Lanzarote è piccola da San Bartolomè (la mia base) in 40 minuti si raggiunge la costa ovest e in 35 quella est.
Per farvi capire… ho avuto la fortuna di beccarmi una giornata di pioggia (a Lanzarote cadono solo 18 mm di acqua all'anno, e chi se li è presi tutti? Proprio io!). Ho cambiato i miei piani, e ho optato per una giornata “al chiuso” tra musei e varie attrazioni.
Quindi, mio consiglio personale, optate per un solo alloggio per godervi al meglio il viaggio.
Tornando al nostro itinerario, iniziamo.

Giorno 1: IL SUD
Sono atterrata ad Arrecife, insieme a mia madre, alle 9 del mattino, quindi la mia giornata inizia subito alla grande, noleggio l’auto e via!
Ci dirigiamo inizialmente verso Playa Blanca e le sue incantevoli spiagge, scusate il gioco di parole, sono tutte davvero meravigliose con sabbia dorata e mare cristallino, ma io ho visitato la più famosa, Playa Papagayo, anche se senza fare il bagno a causa dell’aria un po’ freschina e l'acqua ghiacciata. Per arrivare a tutte queste spiagge c’è da percorrere una strada sterrata per circa 6km. Quindi, una visita veloce e via verso la prossima destinazione.

Ci spostiamo verso le Saline di Janubio, un luogo molto suggestivo da visitare. C'è anche un piccolo negozio che vende sale, birre al sale e altri prodotti simili.

Dopo questa breve tappa, andiamo un po' più a nord a Los Hervideos, un luogo magnifico dove le onde hanno creato diverse grotte nella lava, dando vita a uno spettacolare, e a tratti spaventoso, paesaggio.

Ancora più a nord, possiamo trovare o il Charco de los Clicos, un lago dal colore verde formatosi nel cratere di un vulcano. Questo posto mi ha affascinato molto, c’è un incredibile contrasto di colori, dato che proprio accanto c'è una spiaggia molto bella di un nero intenso!

Questa prima giornata sta giungendo al termine, ma prima di spostarci verso l'alloggio, facciamo una breve sosta a La Geria, la terra dei vini. Qui è possibile fare una degustazione presso una delle tante aziende vinicole lungo la strada. Il paesaggio è magnifico, con un'infinità di viti protette da muretti costruiti con pietre di lava con la loro tipica forma a semicerchio.
E ora verso l'alloggio per un meritato riposo.

Giorno 2: I VULCANI
Sveglia presto per una giornata tosta!
Direzione Caldera Blanca, il cratere più grande di Lanzarote con un diametro da capogiro di 1200 metri. Qui abbiamo fatto un bel trekking, c’è un parcheggio ben segnalato e un cartello esplicativo con tutti i vari sentieri possibili.

Siamo arrivate in cima al vulcano, a 445 metri sopra il livello del mare, ed è stato uno spettacolo. Dal cratere al panorama intorno, tutto un paesaggio lavico. Una bella camminata, 4 ore per un totale di 11km.

A pranzo, ci siamo spostate al Parco Nazionale di Timanfaya. Una volta entrate, affamate ci siamo fiondate al ristorante El Diablo, un posto costruito da Cesar Manrique, proprio sulla vetta del vulcano. Qui si possono assaggiare pietanze cucinate col calore del vulcano, una figata!

L'ingresso al Parco Nazionale è a pagamento, 12 euro a testa. Puoi entrare in auto per un paio di km, poi si parcheggia proprio accanto al ristorante e la visita continua con il pullman. Il giro dura circa 40 minuti, passando tra vulcani e viste che tolgono il fiato.
Tornando verso l'alloggio, ci siamo fermate a La Santa per goderci lo spettacolo delle gigantesche onde. Per puro caso abbiamo beccato la gara mondiale di surf, insomma il giorno perfetto. Quindi, un momento di relax e anche questa giornata è finita.

Giorno 3: CESAR MANRIQUE
Dopo un’abbondante colazione, ci dirigiamo verso una particolare attrazione, Las Grietas, che tradotto letteralmente significa "le crepe". Si tratta di mini canyon scavati nella crosta vulcanica, in cui potrai anche passeggiarci.

Successivamente, ci dirigiamo verso la Fundacion Cesar Manrique a Tahichè, collocata nella dimora del celebre artista e costruita all'interno di una colata lavica.

Proseguiamo il nostro itinerario con una visita alla casa-museo LagOmar, anch'essa progettata da Cesar Manrique ma di proprietà di Omar Sheriff. Qui ci troviamo di fronte a un'architettura singolare incastonata nella roccia, con un costo d'ingresso di 8€.

Prima di raggiungere l'ultima attrazione della giornata, facciamo una breve sosta lungo la strada a Rofera de Teseguite, un luogo particolare dove si possono ammirare caratteristici coni vulcanici con striature orizzontali grigiastre. Vale la pena dedicare del tempo a una passeggiata e magari a scattare qualche foto!

Riprendiamo il viaggio e giungiamo infine al Jardin de Cactus, un giardino botanico situato nella città di Guatiza, con circa 4000 piante di cactus appartenenti a 450 specie diverse provenienti da tutto il mondo.
Il costo d’ingresso è di 6€, ma con il pass cumulativo dei CACT si risparmia qualcosina.

Dopo una piacevole passeggiata tra giganti cactus mai visti prima, ci concediamo un’attimo di pausa al bar situato all’interno, dove abbiamo assaporato una prelibatezza unica: l'hamburger di cactus. Devo ammettere che è stata una piacevole scoperta, assolutamente da provare!
Ora ci dirigiamo di nuovo verso l'alloggio, pronti per affrontare la giornata di domani.

Giorno 4: LA GRACIOSA
Sveglia presto con direzione Orzola, il punto di partenza per il nostro viaggio verso La Graciosa, la piccola isola situata a nord di Lanzarote.
La mancanza di strade asfaltate rende quest’isola davvero particolare, ed è anche per questo che si può girare solamente a piedi, in bicicletta o a bordo di una jeep 4x4 guidata da un autista locale.
La traversata dura solamente 20 minuti e costa 14€ a tratta.

Una volta arrivate sull’isola abbiamo noleggiato una bicicletta e siamo partite all’avventura.
Qui troverete forse le spiagge più belle di tutta Lanzarote: sabbia dorata finissima e un mare cristallino. Abbiamo passato in questo posto meraviglioso diverse ore e dopodiché siamo tornate.

A pochi km da Orzola, sorge un luogo straordinario, Lanzaloe, la più grande coltivazione di aloe in Europa.
In questo posto vengono coltivate migliaia di piante di aloe vera, vedrete campi con centinaia di filari e tante piante in fiore, insomma bellissimo!

Vi verrà fornita una mappa del percorso da seguire, tutto gratuito!
Alla fine troverete anche un negozietto con diversi prodotti, ovviamente tutto a base di Aloe!

Giorno 5: CACT
In questo penultimo giorno ci dedichiamo alla scoperta dei CACT, i Centri di Arte, Cultura e Turismo.
La nostra avventura inizia con Cueva de los Verdes, un complesso di grotte laviche che si estende per oltre 7 km.

La visita è guidata e dura circa 40 minuti, qui ci si immerge in un mondo sotterraneo davvero magnifico.

Ci spostiamo poi a meno di un chilometro di distanza per esplorare Jameos Del Agua, una delle attrazioni più celebri di Lanzarote.

In quest’altro tunnel lavico scopriremo il granchio cieco albino, una specie endemica unica al mondo, che possiamo trovare solo qui.

Dopo un paio d’ore di visita in autonomia ci dirigiamo verso il Mirador del Rio, il punto panoramico più famoso di Lanzarote, qui sperando nel bel tempo avremo una spettacolare vista su La Graciosa e su tutti i vulcani dell’isola.

Tutte queste tre attrazioni hanno un costo di entrata, ma essendo parte dei CACT con il pass cumulativo si può risparmiare, più info cliccando sui vari link.

Noi abbiamo poi deciso di andare ad ammirare il tramonto da un altro punto panoramico che da proprio sulla spiaggia di Famara: il Mirador de Famara, purtroppo abbiamo beccato il giorno sbagliato, ma la vista è comunque stupenda.
E poi un po’ di riposo prima dell’ultimo giorno.

Giorno 6 : RELAX
L’ultima giornata abbiamo deciso di prenderla un po’ con calma, dato che a questo punto si può decidere di visitare quelle cose che si tengono fino all’ultimo se rimane un po' di tempo a disposizione. Per iniziare, abbiamo optato per un trekking veloce di un'ora sul vulcano La Corona, e poi ci siamo spostate verso la Spiaggia di Famara, la più conosciuta a Lanzarote per il surf.

Durante il tragitto verso sud, abbiamo fatto una breve sosta al Monumento al Campesino, in cui si può anche trovare un ristorante davvero carino con specialità locali. Infine, prima di raggiungere l’aeroporto e fare ritorno a casa, ci siamo concessi una piacevole passeggiata sul lungomare di Puerto del Carmen, una località molto turistica.

È giunto il momento di ritornare nella fredda Italia, lasciando comunque un pezzettino di cuore su quest'isola che ci ha regalato momenti indimenticabili.
Ciao Lanzarote!
Lascio qua sotto il video pubblicato sulla mia pagina YouTube "ITINERARIO DI 6 GIORNI A LANZAROTE", ti aspetto!
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